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Paura, rabbia, sdegno, odio, tristezza, invidia, livore e gelosia…
Queste sono solo alcune delle emozioni che influiscono significativamente sulla qualità della tua vita.
Sai perché?
Se pensi che abbiano solo un’influenza immediata sul tuo umore momentaneo, sappi che ti stai sbagliando alla grande.
Ti stai dimenticando che a lungo andare le emozioni (anche se indirettamente) determinano non solo il tuo comportamento, ma anche il tuo fisico.
Anche così significativamente che la maggior parte delle persone rimane scioccata di conoscere le conseguenze di questo processo silenzioso…
Per questo ho deciso di spiegarti cosa effettivamente sia la fame nervosa psicosomatica (talvolta chiamata anche fame emotiva, perché, appunto, caratterizzata da stati emotivi).
Non solo.
Sono sicuro che ti renderà felice anche l’elenco di trucchi che ti aiuteranno a superare questo comportamento distruttivo illustrando il modo per uscire dal circolo vizioso per poter finalmente avere il fisico che sogni da tanto.
Questo è altro nelle prossime righe…
INDICE:
Cosa fare per combattere la fame nervosa? Vediamo un po’…
Per essere il più chiaro possibile, iniziamo dalle basi e andiamo a vedere
cos’è la fame emotiva.
Questa espressione descrive di solito comportamento in un determinato periodo di mangiare più cibo di quello che il corpo ha in realtà bisogno per funzionare correttamente.
Quindi la sensazione di fame di per sé non ha più alcun ruolo.
Bene, di quale tipo di “alimentazione” emotiva parliamo dipende in larga misura dal principale “catalizzatore”.
Quindi il motivo per il quale si arriva a questa situazione.
Se entri in questo circolo vizioso a causa di emozioni (negative), allora si tratta di
fame emotiva.
Come abbiamo già accennato, la palette di emozioni che ti portano a questo comportamento è molto variegata, e di conseguenza possiamo diversificare e controllare la fame nervosa in più categorie.
Prima di definirle, però, andiamo a vedere se anche tu sei vittima di questo fenomeno che mette a repentaglio anche il tuo fisico.
Per scoprirlo puoi aiutarti con sei semplici domande.
In molti si chiedono come capire se si soffre di fame nervosa.
Le sei domande che trovi più avanti ti stimoleranno a osservare il tuo comportamento e il tuo stato d’animo.
Lascia che ti dica che siamo tutti diversi, e quindi non mi sembra corretto ricorrere a generalismi di alcun tipo.
Quindi ti consiglio di leggere con attenzione le prossime sei domande e di prenderti il tempo di ragionarci sopra e rispondere.
Forse non riuscirai a rispondere subito a tutte le domande e dovrai invece osservare le tue abitudini un po’ più a lungo… E va benissimo così.
L’importante è rispondere sinceramente.
Ecco le domande:
Lo so, di base sono domande semplici, ma dicono comunque molto sul tuo rapporto col cibo.
Se hai risposto in modo affermativo anche solo a una delle domande sopra riportate, allora ti consiglio caldamente di continuare a leggere e scoprire quale fattore scatenante è nel tuo caso più problematico.
Lo sai, no,
puoi superare una situazione solo se la risolvi dall’origine…
Quindi andiamo a vedere le cause più frequenti della fame emotiva, dopodiché andremo a scoprire quale strategia più aiutarti.
Come abbiamo già menzionato, esistono più categorie per comprendere meglio l’origine della problematica e il motivo per il quale stai combattendo con questo problema;
ciascuna categoria è largamente influenzata dal “catalizzatore”.
Come per le categorie, anche di questi ce ne sono diversi. I più frequenti, però, sono:
Lo stress cronico quale fattore scatenante della fame emotiva è forse il più frequente oggigiorno.
E per un semplice motivo.
Lo stile di vita moderno si basa su un ritmo di vita sempre più veloce, su alte aspettative e, purtroppo, su confronti sempre più frequenti con gli altri. Insieme questi comportamenti influiscono negativamente sui livelli di stress, più precisamente sui livelli dell’ormone cortisolo.
Piuttosto che avere saltuari sbalzi (fenomeno del tutto naturale e anche di vitale importanza), i valori di quest’ormone sono spesso molto più alti della norma, e in una percentuale sempre più importante della popolazione.
E cosa succede?
Il cortisolo di per sé è uno dei fattori scatenanti più potenti per la voglia di salato, di dolci o di snack croccanti; infatti si tratta di cibo che dà subito energia all’organismo. Certo, questo comportamento poi ti dà un breve sollievo dal tumulto ormonale, ma viene subito seguito dai sensi di colpa quando ci rendiamo conto che ci siamo lasciati trasportare.
Quindi cosa fare quando ci sentiamo così infervorati che non vediamo una via d’uscita?
Ricordati questa semplice regola:
più sei sotto stress durante la giornata e più è probabile che tu diventi vittima della fame nervosa da stress.
Penso che tu sia ben consapevole di quali situazioni parlo.
La fame emotiva non è solo una conseguenza di tipiche situazioni stressanti, quando l’organismo deve lavorare a pieno regime.
Come abbiamo già menzionato, è spesso una conseguenza di sdegno, tristezza, gelosia, ansia…
Sono tutte situazioni che fanno gettare la spugna a molti, così cercano conforto nel cibo poiché sanno che questo comportamento li fa sentire meglio.
Il problema è che le persone per quei cinque o dieci minuti si sentono sì meglio, ma a caro prezzo.
Infatti subito dopo seguono i soliti sensi di colpa, un calo di motivazione e, se la situazione si protrae per settimane, un accumulo di chili in eccesso e mancanza di energie.
Trovo interessante che questo fenomeno colpisce tra gli altri anche quelle persone che si annoiano facilmente, a differenza di chi ha un ritmo di vita frenetico.
Esatto, hai letto bene!
Anche la noia è un fattore scatenante che può portare a mangiare incontrollabilmente.
Ci sono sempre più persone che a causa della mancanza di qualsiasi tipo di passione e stimolo si sentono cullati da una sensazione di vuoto.
Questo li spinge a cercare qualsiasi tipo di “toppa” per la loro mancanza di interessi e di conseguenza del troppo tempo a disposizione (tempo che viene poi più frequentemente impiegato per assalti al frigo o alla dispensa regolari per degli snack).
Forse anche tu sei nella stessa situazione.
Anche se di primo acchito il tutto ti sembra molto innocuo, in realtà le conseguenze a lungo termine possono essere catastrofiche.
A volte per alcuni il fattore scatenante è l’influenza sociale.
Anche se non è proprio la situazione più comune, è comunque degna di nota.
Alcune persone durante determinate situazioni sociali (matrimoni, rappresentazioni, team-building, compleanni, ecc.) mangiano solo perché sentono una sorta di pressione sociale, ovvero mangiano perché non si sentono sicuri di sé e socialmente attivi in quella particolare circostanza.
In questo caso il cibo viene visto come un conforto, in quanto mangiando evitano interazioni sociali intense.
Prendendo in considerazione tutte le caratteristiche sopra menzionate questo tipo di fame è molto diverso dalla fame normale.
Certo, di fondo si tratta sempre di fame e quindi di assumere cibo, ma l’origine del comportamento è del tutto diversa.
Per semplificarti le cose e per scoprire cosa stia veramente succedendo con i tuoi comportamenti alimentari (e quindi capire se eventualmente anche tu ne sei vittima), oltre alle domande di cui sopra, ho creato anche una tabella che ti potrà essere d’aiuto per distinguerne i sintomi.
Vera fame | Fame nervosa |
Gradualmente sempre più intensa | Si manifesta dal nulla |
Si ha voglia di cibi diversi | Si ha voglia di un determinato cibo (soprattutto di alimenti poveri di nutrienti) |
La sensazione di sazietà si attiva quando si è pieni | La sensazione di sazietà non è presente o compare molto tardi |
Dopo i pasti non si ha emozioni negative o sensi di colpa | Dopo i pasti si ha emozioni negative, soprattutto sensi di colpa |
Se scopri che le tue reazioni per quanto riguarda i tuoi comportamenti alimentari fanno capo alla fame emotiva, allora è il momento di cercare rimedi.
Puoi iniziare col provare i seguenti trucchi semplici, ma efficaci.
Questi trucchi ti fanno capire chiaramente che non c’è una strategia vincente che funzioni per tutti. Anche perché questa fame viene in molte forme, ma se lo vuoi veramente, puoi combatterla.
Inizia con lo sfruttare la potenza del triptofano.
Il triptofano è un aminoacido essenziale. Ciò significa che devi necessariamente integrarlo col cibo, in quanto l’organismo non riesce a produrlo autonomamente.
Ovviamente questo può rappresentare un problema, soprattutto poiché l’aminoacido triptofano è necessario per far produrre al tuo corpo sufficente serotonina.
Dov’è il segreto?
La serotonina o, come ci piace chiamarla, l’ormone della felicità, è quella che in larga misura determina come ti senti e quanto stabile è il tuo umore.
Ed è qualcosa di molto importante, se vuoi combattere il problema.
Tutti coloro che hanno poca serotonina soffrono anche di sbalzi di umore, e successivamente anche di depressione; entrambe situazioni che spingono ancor più verso la fame nervosa.
BASSI VALORI DI TRIPTOFANO → PRODUZIONE RALLENTATA DI SEROTONINA → PIÙ FREQUENTI SBALZI DI UMORE E ATTACCHI DI FAME PIÙ INTENSI
Sarebbe un gran peccato se trascurassi quest’importante aminoacido, cadendo nella trappola della fame nervosa.
Puoi trovare il triptofano negli alimenti ricchi di proteine, per esempio:
Quindi, se puoi, prova ad aggiungere questi alimenti al tuo menù.
Bene, oltre a un menù più variegato ti consiglio di vivacizzare la tua quotidianità.
Come? Aggiungendo alla tua agenda una di queste quattro tecniche di rilassamento – per combattere disturbi come ansia.
Lo so, probabilmente penserai:
“Ti prego, non di nuovo respirazione corretta, meditazione e simili…”
Come abbiamo già menzionato, se vuoi combattere efficacemente il problema, allora devi concentrarti sulla sua origine.
Ciò significa che bisogna limitare le conseguenze dello stress – e in questo le tecniche di rilassamento possono venirci in soccorso.
Credimi, è più facile aggiungere alla tua agenda una di queste, piuttosto che cambiare il tuo stile di vita dall’oggi al domani.
Se vuoi iniziare gradualmente, comincia col seguire la regola dei cinque minuti.
Si tratta di un trucco semplice, di cui vanno pazze molte persone che lottano contro la fame nervosa.
Tutto ciò che devi fare è essere un po’ più presente, osservare e fermarti prima di cadere in tentazione di toccare il cibo. Prenditi cinque minuti prima di decidere se veramente meriti cedere alle tentazioni.
OK, forse in questo preciso momento dubiti della forza di quest’abitudine, ma ti assicuro che i risultati ti sorprenderanno. A volte basta solo fermarsi un momento, calmare i pensieri combattere certi disturbi come l’ansia, e di conseguenza non commettere errori.
Com’è che si dice? L’occasione fa l’uomo ladro. Non è così?
Credimi, è lo stesso anche per piatti golosi e per la fame nervosa.
Se a casa, in auto o al lavoro, nel cassetto del comodino vicino a te hai un posto dove nascondi tutta una serie di stuzzichini che puoi prendere velocemente in qualsiasi tipo di situazione stressante, allora tieni a mente che sarà molto difficile eliminare quest’abitudine.
Se però spiani la strada per il successo, ovvero “ripulisci” gli ambienti dove passi la maggior parte del tuo tempo, allora sarà più facile superare l’ostacolo.
Credimi, nel 95% dei casi non avrai voglia di andare in negozio, dal fornaio o al distributore di benzina per uno snack, una cioccolata o un sacchetto di patatine; e quindi la voglia di cibo spazzatura così come arriva così anche andrà.
Non dimenticare che
non c’è bisogno di resistere a tutti i peccati subito. Non devi farti tutto un piano alimentare personalizzato. Sarà già un grande progresso ridurre gradualmente il numero di pasti collegati ai tumulti emozionali.
E siamo all’ultimo trucco.
Quando ti accorgi che il tuo corpo accumula sempre più tensioni, ansia e simili, o quando ti sembra che stai per gettare la spugna, allora vai a fare due passi;
anche solo per 5-10 minuti, giusto il tempo di lasciare dietro di te l’“ambiente ostile”.
La domanda che sorge a questo punto è:
Con quale trucco tra i menzionati iniziare?
La decisione spetta solo a te, io ti consiglio solo di non aspettare oltre e di agire oggi stesso.
Certo, all’inizio sarà difficile, ma appena compariranno i primi effetti positivi, questi ti motiveranno sempre più!
Mattia Gheri è uno stimato esperto di trasformazione corporea e di dimagrimento. Ha aiutato oltre 20.000 allievi in tutta Europa a vincere la lotta contro il peso in eccesso. Inoltre, Mattia è cofondatore del portale Golden TREE, dedicato a una vita attiva e sana, visitato ogni mese da oltre 100.000 lettori.